Il rilievo a nuvola di punti sta diventando sempre più richiesto per innumerevoli motivi: dall’incredibile rapporto tra velocità di rilievo e accuratezza alla sua versatilità di applicazione.
Non voglio dilungarmi sui motivi per il quale un rilievo a nuvola di punti è di gran lunga preferibile ai rilievi tradizionali, su questo confronto abbiamo ampiamente sviluppato l’argomento in un altro articolo.
Se te lo sei perso, puoi sempre andarlo a leggere qui
L’argomento di oggi invece riguarda come la nuvola di punti rappresenti una base solida per la ricostruzione di piante, sezioni e prospetti.
Come sono solita a dire, il vero rock’n roll non è tanto fare il rilievo ma tirare fuori gli elaborati necessari gestendo questa enorme mole di dati.
Quando ho per le mani una nuvola di punti e devo estrapolarne degli elaborati grafici 2D come le consuete piante, sezioni e prospetti, ho 2 strade percorribili.
La prima andare in ambiente CAD, “affettare” la mia nuvola con piani di taglio e lucidare con i classici strumenti 2D (linee, polilinee, cerchi, ecc…).
Giocando un po’ con gli UCS è possibile ricalcare, con la stessa tecnica dei piani di taglio, sezioni e prospetti.
Il vantaggio di avere la nuvola di punti è che posso alzare e abbassare il piano di taglio come meglio preferisco e avere sempre il dettaglio necessario per ricostruire gli elementi architettonici.
Per fare un esempio banale dove tutti possiamo rivederci dentro la situazione, immagina di restituire la pianta di un appartamento ammobiliato.
Se io facessi il piano di taglio all’altezza convenzionale di 1.10m con tutta probabilità andrei intercettare tutti i mobili presenti nei locali.
Avendo la nuvola di punti, potrei alzare il mio piano di taglio ad un’altezza vicina al soffitto in modo da escludere (quasi) tutti i mobili e disegnare l’ossatura della mia pianta.
Fatto questo, posso abbassare il piano di sezione per andare a rappresentare le aperture di porte e finestre.
La seconda strada invece, che preferisco, è andare in ambiente di modellazione 3D come Autodesk Revit e utilizzare elementi parametrici.
Il concetto è sempre lo stesso, importare la nuvola di punti e lucidare con elementi 3D quali muri, porte, finestre, pilastri, travi…..
In questo modo avrò costruito il modello digitale del fabbricato rilevato.

Esempio nuvola di punti fabbricato residenziale

Esempio modello dalla nuvola di punti.
Preferisco di gran lunga questa strada perché è molto più veloce la parte di aggiornamento grafico.
Banalmente se sposto una finestra in pianta, questa cambierà posizione istantaneamente sia in sezione che in prospetto, azzerando la possibilità di dimenticare l’aggiornamento di tutte le viste.
Altro confronto tra queste 2 strade è la velocità di quotatura e impaginazione delle tavole finale.
Anche qui, per fare un esempio banale, quando devo quotare una porta nel CAD devo preoccuparmi di mettere la quota al centro, ruotare e cambiare i testi dell’etichetta attributo.
In ambiente 3D è sufficiente etichettare la categoria porta (per tutte le istanze del progetto) e in automatico il software posizionerà tutte le etichette.
Ora ho illustrato la questione con semplici esempi ma immagina a quanto tempo sprecato se:
- Effettuo un rilievo con metodi tradizionali;
- Non automatizzo i processi per l’output finale degli elaborati grafici.
Noi di Cattura la realtà studiamo continuamente processi per sviluppare la miglior soluzione che soddisfi in tempo utile e necessario le esigenze del cliente.
Effettuiamo rilievi laser scanner dal 2015 e negli ultimi 2 anni ci siamo specializzati nella modellazione 3D e abbiamo ampliato le nostre conoscenze nell’ambito BIM.
Siamo qui per aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi, con professionalità e competenza, per metterti in contatto con noi premi sul pulsante qui sotto.
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